Grande interesse e partecipazione per la serata organizzata dal Rotary Club Valenza sul tema etico della donazione d’organi che ha avuto come ospite d’eccezione e relatore il Presidente Aido della sezione Alessandrina Nadia Biancato. La estrema delicatezza del tema trattato richiedeva un approccio al contempo etico e tecnico per analizzare in profondità gli aspetti tecnico legislativi, morali e personali che coinvolgono la sfera privata del concetto di fine vita. La personalità estremamente empatica, carica di umanità e diretta del Presidente Biancato ha condotto per mano tutti i presenti in un percorso delicato attraverso i dubbi , le curiosità e le paure che possono presentarsi discutendo sulla necessità di compiere un vero atto d’amore nei confronti del nostro prossimo e della società in cui viviamo. Aido nasce nei primi anni ’70 in risposta necessità pressante di normare ed organizzare il tema della donazione in seguito ai progressi in campo medico. Precedente illustre era stato negli anni ’50 la donazione delle cornee da parte di Don Gnocchi. Attualmente circa 8000 persone sono in attesa di trapianto e possiamo solo immaginare quanto possa essere importante per questi pazienti che l’opinione pubblica sia sensibilizzata sul tema. L’espressione del consenso può avvenire attualmente presso gli uffici comunali all’atto del rinnovo dei documenti d’identità, presso le ASL di competenza e presso le sedi nazionali Aido. In seguito all’espressione di esplicito consenso si viene iscritti al Registro Nazionale Trapianti. Progetto in via di definizione sarebbe quello di passare ad un consenso basato sul silenzio assenso in quanto circa 1 persona su 3000 può essere donatore ma noi abbiamo 1 probabilità su 7 di poter essere in attesa di un organo, da cui la necessità di ampliare la platea di potenziali donatori. Oggi la figura del donatore ha mediamente una età di 53 anni con punte di 80. Ruolo cruciale svolto dall’Aido è anche nel farsi carico dell’assistenza psicologica alle famiglie dei donatori, la sede alessandrina aderisce al progetto “La stanza di Nicholas” che sostiene i nuclei famigliari anche dopo la donazione.Aido si propone quindi di: Diffondere la cultura della donazione di organi tessuti e cellule nelle piazze, nelle scuole, e in tutti i luoghi in cui sia possibile, affinché tutti vengano sensibilizzati sull’importanza del dono, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Provvedere alla raccolta per quanto di competenza, di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule post mortem. Promuovere stili di vita sani cioè di promuovere la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di organi. Numerose domande sulle procedure che costituiscono i protocolli di comportamento da parte dei Medici Rianimatori nel momento della decisione di donare e normano le iscrizioni al Registro Nazionale Trapianti sono state poste al Presidente che ha risposto con efficacia e esaustività.
Aido, la donazione è un atto di Amore
martedì, 18 Gennaio 2022